Arcangelo Galante
- 07/09/2018 12:38:00
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Talvolta, è proprio nelle differenze, che l’individuo è capace di trovarsi, scoprendo che, dalle contraddizioni, può nascere una saggezza comune, proveniente persino da Dio stesso, ed imparando reciprocamente ad apprezzare ciò che si possiede, ma anche quello che manca. Difatti, da qualsiasi apparente antinomia, scaturisce la nostra percezione dellanima e del cuore che, spesso, non riesce a condizionare la mente, la quale, asetticamente vive, al di sopra di essa. Ottime riflessioni che interessano il lettore, gentil poetessa. Un solare saluto!
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Angelo Nocent
- 04/09/2018 16:32:00
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La tua certezza è stupefacente e disarmante.
Non assomigli ad Agostino come tanti di noi: “Ci hai fatti per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te” (Agostino - Le Confessioni, I,1,1).
In lui è proprio questa inquietudine del cuore che lo porta all’incontro personale con Cristo, lo porta a capire che quel Dio che cercava lontano da sé, è il Dio vicino ad ogni essere umano, il Dio vicino al mio cuore, più intimo a me di me stesso. (cfr ibid., III,6,11).
Ma va bene così. Contunua.
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